Obiettivi

l’Italia è il primo produttore dell’area mediterranea e il terzo produttore mondiale di prodotti trasformati a base di pomodoro, con una produzione complessiva di pomodori pari a circa 5 milioni di tonnellate all’anno con un fatturato di 3 miliardi di euro, rappresentando così un settore industriale strategico agricolo [fonte: Associazione Nazionale dell’Industria Conserviera (ANICAV)].

Questa quantità impressionante di pomodori produce invariabilmente una notevole quantità di rifiuti lungo l’intera catena di produzione, stimabili in circa 350.000-500.000 tonnellate (bucce, semi, pomodori non idonei alla trasformazione) [fonte: ANICAV]. il progetto CutToPro nasce con l’obiettivo di trasformare uno degli scarti di produzione della lavorazione del pomodoro, la buccia in una materia prima ad alto valore aggiunto. Attualmente questo scarto agro-industriale viene utilizzato come concime del suolo o foraggio per il bestiame.

Il progetto punta a recuperare e a valorizzare la principale componente strutturale della buccia del pomodoro (ca. 50% in peso): la cutina, un biopolimero ceroso idrofobico prodotto naturalmente dalle piante di pomodoro a protezione del frutto. Attraverso vari passaggi preliminari e nel pieno accordo con i principi della chimica verde (WP1-2), il team del progetto è in grado di isolare:

  1. il costituente principale della cutina: l’acido 10,16-di-idrossi esadecanoico (monomero)
  2. un’oleoresina ricca di carotenoidi che può essere utilizzato come ingrediente in formulazioni cosmetiche (grazie alle loro note proprietà antiossidanti) e nella preparazione di alimenti (essendo il licopene un pigmento naturale, codificato E106d).


Le proprietà chimico-fisiche e biologiche del monomero d’origine naturale lo rendono un candidato promettente per lo sviluppo di materiali quali:

  1. rivestimenti (resine) per la protezione dalla corrosione di metalli e leghe [WP3]
  2. bioplastiche con migliorate proprietà meccaniche [WP4]
  3. prodotti avanzati per applicazioni biomediche come: a) Nano-filtering Face Mask (NFM) e b) Advanced Wound Dressing (AWD) [WP5]. La produzione di prototipi sarà valutata sfruttando tre Key Enable Technologies (kets) come le nanotecnologie, i materiali avanzati e le tecnologie di produzione avanzate (elettrofilatura e stampa 3D). Le prestazioni dei prototipi saranno valutate secondo gli standard ISO e il regolamento europeo sui dispositivi medici 2017/745, MEDDEV 2.4/1 Rev. 9 giugno 2010.


Infine, la sostenibilità complessiva dell’intero processo sarà studiata attraverso lo studio Life Cycle Assessment [WP6], insieme ad una valutazione dell’impatto economico [WP7].